Secondo gli scienziati il camminare, in senso lato, favorisce la mineralizzazione ossea, migliora la funzionalità cardiaca, previene il diabete e migliora le attività cognitive. Camminare nella natura, invece, oltre ai benefici accennati nelle righe precedenti, calma l’ansia, migliora l’assunzione di vitamina D e la qualità del sonno e rafforza il sistema immunitario. Non resta che indossare un buon paio di scarponcini, riempire la borraccia e partire alla scoperta della Valnerina. A tale proposito, ecco 3 itinerari assolutamente da non perdere a Sellano e dintorni.
1) Il sentiero delle Cascate
Si parte dalla chiesa ottagonale di San Francesco in Viale Marconi. Lasciata la chiea alle spalle si prende a sinistra la strada in discesa, dopo circa 200 metri si svolta nuovamente a sinistra seguendo l’indicazione per il bar ristorante, da qui si scorge, specialmente nel tratto iniziale, al di là della valle del Vigi, il castello di Montesanto, antico ed importante avamposto di poggio, sorto a guardia della secolare pieve di Mevale. Proseguendo fino al fondovalle, senza mai abbandonare la strada asfaltata, si giunge al lago di Vigi, il bacino artificiale che alimenta un’altro invaso, attualmente utilizzato per la produzione di energia idroelettrica. L’ambiente circostante è caratterizzato da una forte connotazione naturalistica: intorno al laghetto sono infatti presenti ontani neri, salici bianchi, giunchi d’acqua e, sui versanti rocciosi, boschi di roverella e lecci rupicoli. Il cammino continua in falsopiano per un breve tratto su strada asfaltata, poi su sterrato. Attraverso un ponticello, si giunge ad un bivio, dove si svolta a destra, per raggiungere la cascata delle Rote, uno stretto salto d’acqua di diversi metri scavato in migliaia di anni dal continuo scorrere delle acque. Per il ritorno si percorrono i 2 km circa a ritroso, mantenendo in riserva qualche energia per affrontare la salita che raggiunge il paese.
2) L’anetto di Monte Aglie
Lasciata alle spalle la piazzetta di Cammoro, all’ingresso del paese, si intraprende la strada a sinistra che costeggia una struttura ricettiva. Si continua seguendo la stretta curva a sinistra in salita per circa 1,5 km, sempre su strada imbrecciata. Si attraversa una stretta valle: in un primo momento in mezzo ad in rimboschimento di conifere, poi allo scoperto. Mentre si sale lungo il fianco meridionale di Monte Aglie (1.116 metri) è possibile riconoscere, sulla sinistra, le praterie e le faggete di Monte Cammoro (1.273 metri). Senza mai deviare e mantenendosi a destra si arriva alla forcella, segnalata dalla presenza sulla sinistra di un’area attrezzata con barbecue, da qui si svolta sulla destra per una stradina in falsopiano che suggestiona il viaggiatore per la vastità del territorio abbracciato. Sullo sfondo, verso est, si stagliano l’intera catena dei Sibillini ed i Monti della Laga. Si prosegue senza deviare dal tracciato e si oltrepassa un pozzo sulla destra. Dopo aver girato intorno alla sommità di Monte Aglie si riscende, mantenendo la destra, lungo una carrozzabile che attraversa i campi fino a ritornare di nuovo nell’abitato, dove si consiglia di visitare la Chiesa di Santa Maria Novella. Si tratto di un inconsueto santuario pensili, sovrapposto ad un’antica via coperta, di cui sono oggi visibili i due accessi.
3) Da Sterpare a Pupaggi
Raggiunta la Chiesa di Santa Maria del Carmine, databile XVI secolo, posta alla fine del paese di Sterpare, si gira a destra su di una strada in discesa. Giunti al bivio, si prende a destra in leggera salita, prendendo come riferimento – sulla sinistra – Colle Castello. L’antico sentiero in leggera ascesa conduce in una vallecola boscata, per poi proseguire in falsopiano lungo la strada che curva a sinistra. Durante il percorso si costeggiano campi coltivati e siepi, importantissimi elementi di continuità per la fauna selvatica e per la sosta ed il ricovero di molte specie di uccelli. Dopo circa 1,5 kg di cammino, si raggiunge Pupaggi. Entrando in paese, al bivio si prende a sinistra in direzione del campanile, per raggiungere l’ampio piazzale su cui si segnalano una splendida torre colombaia e la Chiesa di San Sebastiano, databile XIII secolo, da visitare per gli splendidi affreschi. Per ritornare alla partenza si prende la via che costeggia la chiesa, lasciandola alla propria destra. Raggiunto il cancello di una villa, civico n°42, si prosegue sulla destra lungo un sentiero protetto da querce. Superato il fienile sulla destra si continua per un viottolo campestre che attraversa un bel querceto e scende al di là del poggio, per circa 0,5 km, fino ad attraversare la strada asfaltata, dove si svolta a destra e si ritorna, in meno di 1 km, a Sterpare.
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