Trekking a Scheggino, 3 sentieri a tu per tu con la natura

“Deambulando solvitur”, direbbero i Latini. “Camminando trovo la soluzione”, diremmo invece noi. A pronunciare queste parole fu Diogene di Siniope, nel lontano 400 avanti Cristo. Sono trascorsi circa 2500 anni ed è straordinario come la citazione del filosofo greco risulti tremendamente attuale. Un camminare a cui ciascuno di noi inneggia come se i nostri piedi eseguissero una pratica magica, capace di aiutarci a comprendere. E se nel deambulare abbiamo anche l’occasione di scoprire la Valnerina , ecco spiegata l’origine del detto “unire l’utile al dilettevole”. Se ami il trekking, la natura, il fascino dei borghi italiani, l’arte e l’avventura ti consigliamo di percorrere questi 3 fantastici itinerari!

1) Da Valcasana e del Piano delle Melette

Il percorso riprende, in parte, i sentieri della via della transumanza e della strade delle antiche ferriere. La passeggiata presente una forte pendenza in salita: prestare attenzione. Parcheggiata l’auto in Piazza del Mercato, davanti a Villa Poli (edificata nel XVII secolo), si attraversa il ponte in ferro sul Nera. Si prosegue dritto imboccando Via del Borgo e si passa sotto un elegante loggiato a due archi per poi uscire da Porta Valcasana, l’antica via d’accesso al paese, per ritrovarsi nel verdissimi parco, ricco di acque sorgice e di vegetazione acquatica. Mantenendosi sulla destra, si procede lungo la strada, che poco oltre il camping, diventa sterrata. Giunti ad una recinzione con pali di legno, si curva a destra in salita. Il cammino continua senza mai deviare fino al Piano delle Melette“. Sulla destra si scorge Colle Casa (893 metri), a sinistra Punta Moricone (1.119 m). Dopo aver incrociato la Fonte Acqua Santa si prosegue e con poco si è su di un pianoro, circondato dalle “Muraglie” rocciose del Monte Civitella e dalle “Balze” del Coscerno. Dopo una sosta rigeneratrice, si percorre il cammino a ritroso fino a Scheggino.

Piano delle Melette, scorcio.

2) A piedi da Scheggino a Sant’Anatolia di Narco

Da Piazza del Mercato, dopo aver attraversato il ponte in ferro, si svolta sulla sinistra e s’inizia a risalire il fiume Nera, costeggiandolo lungo via Campore. Si prosegue per circa 500 metri, fino al bivio con una strada sterrata, dove si prende a destra la strada in salita per poi ritrovarsi, dopo altri 500 metri circa, nei pressi del camposanto. Questo tracciato a mezza costa permette di apprezzare uno degli scenari più sorprendenti della Valnerina: vecchi casolari, muretti a secco, vigne maritate e colture accompagnano costantemente il visitatore lungo questa che, sin dall’epoca medioevale, ha rappresentato una delle più importanti arterie di comunicazione. Il percorso continua senza deviazioni. Dopo circa 2,5 kg dalla partenza si giunge nei pressi della zona residenziale di Santa Anatolia di Narco. Superando le villette, sulla sinistra, si mantiene la destra e si giunge davanti alle scuole del paese, quindi si piega a sinistra lambendo l’ex Convento di Santa Croce, databile XIII secolo. Si continua dritti per Piazza Corrado, da dove si può scegliere se tornare indietro lungo lo stesso percorso, oppure visitare il Museo della Canapa, una coltivazione del territorio.

Museo della Canapa, interno.

3) Esplorando l’antico sentiero da Scheggino a Ceselli

Da Piazza del Marcato si attraversa il ponte in ferro sul Nera, sotto al quale si trova l’approdo delle canoe e dei gommoni per il rafting, per giungere nella parte più bassa di Scheggino. Si svolta subito a destra in Via del Borgo, mantenendo sulla destra il canale di alimentazione del mulino, per proseguire in Via del Pozzo, prima su asfalto e poi su sterrata, mantenendo sempre sulla destra il fiume Nera. La strada prosegue senza deviazioni fino ad Osteria di Ceselli. L’ambiente è quello tipico del fondovalle, rappresentato dalla vegetazione idrofila con tratti di foresta a galleria. Altro elemento del paesaggio che colpirà in particolar modo gli appassionati di botanica è il leccio, la quercia sempreverde tipica della macchia mediterranea. Giunti ad Osteria di Ceselli s’incontrano i percorsi della Via Franchigena di San Francesco e del sentiero di Pio IX. In breve, si può raggiungere Ceselli, dove si consiglia di visitare, al di là del fosso, la deliziosa chiesa romanica di San Vito, protettore contro la rabbia e santo particolarmente venerato in zona. Si ritorna a Scheggino lungo lo stesso percorso.

Chiesa di San Vito, facciata

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