“A Cerreto di Spoleto, camminando con lentezza, si scopre un panorama segnato dai ripidi versanti delle montagne dal corso sinuoso del Nera che, pur mostrandosi all’apparenza selvaggio, è constantemente ritmato da antichi interventi dell’uomo: ponti, strade, chiese adagiate sul letto del fiume e torri di avvistamento che dall’alto sembrano sorvegliare il lento scorrere delle acque. Le passeggiate che ti illustreremo di seguito hanno il potere di far entrare in contatto autentico la persona con il luogo, scoprendo il paesaggio della Valnerina, frutto della simbiosi ideale tra natura e cultura. Stampa questo itinerario e portalo sempre con te!
1) Alle pendici di Monte Maggiore
Si parte da Macchia, approssimativamente a quota 800 metri, in corrispondenza della Chiesa della Madonna Addolarata, per iniziare il cammino lungo un’arteria asfaltata alle pendici del Monte Maggiore (1.428 m.s.l.m). Il percorso si snoda lungo una strada panoramica scarsamente frequentata dalle auto, dalla quale si ha una veduta ampia su una bella fetta di Appennino e su tutta la Valnerina. Superato un vecchio abbeveratoio, posto a destra al di sotto del livello stradale, si giunge al bivio per Piedilacosta e si svolta a destra. Raggiunto il piccolo insediamento, lo si attraversa e si riscende in direzione di Meggiano. Il paese conserva solo in minima parte le vestigia dell’antica forma di castello: da visitare la parrocchiale di San Michele Arcangelo, i cui affreschi sono esempio della vivida espressività religiosa locale e databili XVI e XVII secolo. Da Meggiano si riprende la comoda via rappresentanta dalla SP465 per ritornare, dopo circa 3,5 km ,a Macchia. Ivi si consiglia di visitare la piccola chiesa della Madonna Addolorata, costruita nel Seicento, con cappella di transito e campaniletto a vela.

2) Scoprendo la Madonna di Costantinopoli
L’ex Convento della Madonna di Costantinopoli, probabilmente edificato su una preesistente chiesa altomedievale, venne costruito a partire dal 1692 da parte dell’ordine dei frati francescani minori. L’itinerario parte in salita, dall’edicola posta a lato delle chiesa e dopo circa 200 m si lascia la strada asflatata e si imbocca il sentiero, evitando un largo curvone, per poi attraversare la carrozabile asfalata e proseguire dritto verso San Savino. Entrando nell’abitato si costeggia il muro di cinta di una villa, sulla sinistra, ed all’altezza del segnalo escursionistico bianco e rosso si svolta a sinistra in salita. Giunti di fronte ad una casa gialla che fa angolo si prende a destra e poi subito a sinistra. Si prosegue poi lungo la mulattiera senza mai deviare. Raggiunta la strada sterrata si svolta a nuovamente a sinistra in direzione Bugiano. Si continua mantenendo la destra per risalire lungo la vecchia via di accesso al pese, quindi si gira a sinistra. Terminate le scalette si volta a sinistra sulla strada asfalta per ritornare alla partenza. Una ripida discesa conduce a Boveto, per poi rindirizzarci sulla SP465, dalla quale si procede a sinistra in discesa per tornare alla partenza.

3) Esplorare il castello di Ponte
Si parte dell’InfoPoint di Borgo Cerreto, per dirigersi per circa 250 metri lungo la SS209, in direzione Norcia, e poi svoltare sulla destra in Via Pontana percorrendola tutta ed attraversando il ponte sul Nera. Superata la Chiesa di San Lorenzo, si prosegue dritto fino alla strada asfaltata, dove si svolta a destra, seguendo per il segnale per il Centro Ittiogenico. In corrispondeza di quest’ultimo si devia a destra, e si prosegue attraverso i 2 ponti dell’Ex Ferrovia Spoleto Norcia. Giunti al punto di ristoro in legno si devia decisamente a sinistra per un sentiero in salita. Qui si ovversa, nella sua magnificenza, il Centro Ittiogenico della Provincia, uno dei più antichi allevamenti ittici italiani. Si prosegue sullo stesso sentiero, mantenendo il centro ittico sulla sinistra, per poi attraversare dopo circa 1,5 kg il letto del fiume Tissino e proseguendo sull’ampia sterrata a destra. Si attraversa un campo aperto per poi guadare nuovamente il fosso e svoltare a sinistra sul sentiero. Da qui si prosegue per passare sotto il ponte dell’acquedotto, quindi si gira a sinistra in salita e di nuovo a sinistra al bivio con la strada asfaltata che conduce alla Chiesa di San Martino. Da qui, una strada più ampia conduce all’abitato di Ponte ed alla Pieve di Santa Maria Assunta. Da Ponte si riprende in discesa la SP470 che permette di ritornare alla partenza.

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