La Cappella dell’Assunta
Varcando l’entrata della Basilica di Santa Rita, l’attenzione del visitatore si posa – ancor prima che sul corpo centrale del tempio – sulla monumentale cappella dell’Assunta, realizzata dal celebre pittore Gisberto Ceracchini. L’intero ciclo pittorico, come suggerisce il nome, è dedicato alla Vergine Maria: in particolar modo agli episodi cardine della sua vita e non meno all’apoteosi dell’Assunzione, affrescata nella volta a celebrare la proclamazione del dogma da parte di Pio XII, avvenuta il primo novembre del 1950 (vale a dire tre anni dopo la consacrazione della Basilica in cui riposa il corpo di Santa Rita da Cascia).

Architetture dello Spazio e dello Spirito
La cappella dell’Assunta è fiancheggiata, a destra e a sinistra, da un ambulacro i cui quattro archi, due per lato, poggiano su colonne rivestite di mosaici dalle tonalità pastello. Il tamburo dell’abside è sorretto da cinque archi, sostenuti da robuste colonne di pietra. Parallelo, in alto, si sviluppa il matroneo con cinque arcate sovrastanti quelli del peribolo . Gli affreschi, finemente realizzati, si distribuiscono sulla fascia compresa tra il colonnato sottostante ed il matroneo, sul catino dell’abside e sui due arconi antistanti.

Un affresco assolutamente da scoprire
Il catino della Cappella è interamente occupato dalla scena apoteosica dell’Assunzione, da cui prende il nome. La composizione si sviluppa in senso circolare: nel semicerchio terrestre, gli apostoli; in quello che tende al cielo, gli angeli. Ai suoi piedi il sepolcro vuoto. Giovanni, inginocchiato dinanzi all’inutile avello, allarga le braccia in gesto di meraviglia mentre, con gli occhi al cielo, contempla la gloriosa visione. Maria, donna mortale, per grazia divina ascende al cielo in corpore, anticipando la resurrezione finale ed il trionfo dei giusti dopo il Giudizio. Gli sguardi degli apostoli, che pure avevano visto ascendere al cielo Gesù dal Monte degli Ulivi, esprimono sorpresa e stupore. Pietro sta quasi per afferrare i piedi di Maria, i gesti degli altri apostoli esprimono una concitata meraviglia, dai volti di alcuni traspare un doloroso disappunto: la Madre li lascia. Sullo sfondo di un cielo dai colori dell’alba, in cui nubi leggere e dorate foschie evaporano nell’azzurro, la Vergine ascende lieve, le vesti gonfie di vento, le braccia alzate, gli occhi rivolti verso il Figlio che l’attende. Lassù.

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