“Siamo tutti viaggiatori nati. Abbiamo polvere di stelle nelle vene, cartine geografiche con strade d’argento negli occhi e istruzioni per viaggiare fino a Andromeda.”
Fabrizio Caramagna
Situato alle pendici del monte Petano, Polino ha rappresentato per molti secoli un avamposto strategico di notevole importanza, essendo terra di confine tra la longobarda Spoleto e l’antica Sabina. Il toponimo del borgo deriva, verosimilmente, dal nome della gens aristocratica dei Polini, ai quali è riconducibile la fondazione del castello, databile XII secolo circa. Oggi, Polino è il è il comune più alto della Provincia di Terni ed offre ai visitatori un’atmosfera sospesa nel tempo, nel cuore di territorio arcigno da scoprire e contemplare con lentezza. Giungendo al borgo dalla sinuosa strada che sale i ripidi versanti su quali è aggrappato il centro storico, le luminose pietre calcaree della fontana barocca del 1625 fanno bella mostra di sè nobilitando la piazza all’ingresso del paese. Polino da sempre vive in un rapporto quasi simbiotico con l’asprezza della montagna che offre, al prezzo della fatica e della incertezza, la sua dote di pascoli, legna e prodotti della natura che gli abitanti di questo “nido d’aquila” hanno da sempre sfruttato con rispetto. Non dilunghiamoci ulteriormente, ecco alcune cose da fare a Polino per Pasquetta.
1) Esplorare il borgo
La doppia cinta muraria che delimita la parte più antica del borgo presenta una porta d’ingresso sulla quale è posto uno stemma raffigurante due draghi rampanti ed il castello sovrastato da una corona. Entrando nella porta si accede al dedalo di vicoli che salgono alla rocca, lungo i quali possono essere osservate alcune lunette votive ricavate nelle facciate delle anguste case di pietra. Nella parte alta del castello si trova, invece, la rocca cinquecentesca. Edificata in posizione strategica sulla sommità dello sperone roccioso che domina la valle del Fosso la Sargiola ed a picco su quello Rosciano, ha una pianta poligonale interrotta da quattro torri cilindriche addossate alle massicce mura di cinta che ne esaltano l’imponenza. Fuori le mura nei pressi della parte più moderna del paese, si trova la fontana monumentale in stile manieristico. Fatta erigere nel 1625 dal Marchese Castelli si compone di un elegante prospetto marmoreo dove sono addossate tre vasche sormontate da figure marine e cariatidi. Nella vasca centrale è collocato un marforio (soggetto di origine romana che sembra rappresenti una divinità fluviale) dal quale sgorga acqua sorgiva. Nella parte alta della struttura campeggiano alcuni stemmi della famiglia Castelli, una lapide che ne ricorda l’edificazione ed una statua che sembra rappresentare un esponente di famiglia nobile.
2) Fare trekking sul Monte la Pelosa
Il territorio compreso nel comune di Polino è prevalentemente montano e comprende gran parte del sistema montuoso monte la Pelosa, che ne caratterizza il paesaggio geomorfologico e naturale. L’area settentrionale racchiude al suo interno i piani del Salto del Cieco, all’interno dei quali vi è una diffusa presenza di doline carsiche che spesso restano nascoste da estesi boschi di faggio, carpino, cerro, acero montano e sorbo. Nei pascoli, che presentano ancora i segni delle attività umane con campi coltivati, animali domestici al pascolo e tracce di antiche sistemazioni agrarie, vivono il lupo appenninico, la martora, il gatto selvatico, lo sparviero e l’onnipresente cinghiale. L’area è una delle mete più frequentate della “montagna ternana”: dalla cima la vista spazia a “trecentosessanta gradi” sulla dorsale appenninica (Gran Sasso d’Italia, Monti della Laga, Monti Sibillini) e, in giornate particolarmente limpide, fino al litorale tirrenico (Argentario, Isola del Giglio). Le brevi radure che si aprono nel fitto dei boschi in località Colle Bertone vengono frequentate, prevalentemente nella stagione estiva, per scampagnate ed attività escursionistiche. In inverno un itinerario segnalato per lo sci di fondo si snoda per circa 6 Km tra faggi e vallette innevate.A
Riproduzione riservata ©
Per maggiori informazioni su Polino ed il suo territorio clicca QUI!