Proseguendo lungo la Valle del Nera in direzione della Cascata delle Marmore, sullo sperone roccioso di Monte Bufone, irto sulla valle, si erge il borgo di Montefranco, fondato nel 1288 dai ribelli affrancatisi ad Arrone. La rocca originaria, su cui si è sviluppato il paese, era chiusa dalla cinta muraria fatta costruire dai signori del luogo. Ai piedi del colle Bufone, lungo la strada carrozzabile, due torri, una circolare ed una quadrata, di cui rimangono consistenti ruderi.
La struttura originaria del borgo è quella del castello di poggio di cui si conservano due porte: la Franca, che si apre su una strada che scendeva direttamente nella vallata e la Spoletina, sull’omonima piazza, con arco a sesto acuto e torre sovrastante. Una lapida collocata sulla Porta Spoletina ricorda la permanenza entro le mura urbiche di San Bernardino da Siena, che qui fece sosta prima l’11 magio del 1444, prima di trovare la morte in terra abruzzese. Per la sua posizione elevata, Montefranco può essere definito il balcone della Valnerina, perché offre al suo visitatore uno sguardo aereo di un lungo tratto della Valle del Nera ed, in particolare, dei borghi di Ferentillo, Arrone e Casteldilago.
Scendendo da Montefranco, sulla sinistra della strada di fondovalle parallela al Nera, sorge Arrone, con la Torre degli Ulivi che spicca sulla parte più alta del paese. In origine castello di poggio, eretto all’incrocio dei percorsi fra la Valnerina e Rieti, prende il nome dalla famiglia nobiliare che lo governò sin dall’antichità, gli Arroni, per l’appunto. Nel 1347 il borgo diventa comune indipendente liberandosi della plurisecolare supremazia dei suoi fondatori; circa un secolo più tardi, come gran parte degli altri comuni della Valnerina, subisce il saccheggio delle truppe di Sciarra Colonna, di ritorno dal sacco di Roma. Il borgo è suddiviso in due nuclei distinti: il primo, chiamato la Terra, coincide con il castello fondato dagli Arroni nel IX secolo ed è racchiuso da una possente cinta muraria con bastioni circolari. Vi si accede con un lungo percorso a tornanti che sale sulla collina attraverso il caseggiato edificato intorno alla Chiesa di Santa Maria, la quale costituisce la seconda parte dell’insediamento.
Dopo aver visitato i borghi di Montefranco ed Arrone vi consigliamo di visitare la spettacolare coreografia della Cascata delle Marmore, in cui le acque del Velino per 165 metri precipitano da una triplice balza nel Nera.
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- Norcia, la Città del Tartufo;
- Scheggino, il Diamante Nero della Valnerina;
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- Vallo di Nera, il Borgo-Castello;
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