Un luogo da scoprire
Ubicato in prossimità della casa maritale di Santa Rita, su lato destro di chi entra a Roccaporena, sorge l’antico Ospedale o “Lazzaretto”. Ai tempi della Santa, era posto sotto il titolo della Madonna della Concezione ed era amministrato da una confraternita presieduta da una “Badessa”. Qui, vi trovavano ricovero i forestieri che passavano per il borgo. Rita vi si recava spesso per assistere i malati. Il nome “Lazzaretto” suggerisce l’uso della struttura sanitaria durante le epidemie che, ad ondate successive, flagellarono l’Umbria.
Tra spiritualità ed arte
Varcando l’ingresso del “Lazzaretto”, nella parete frontale del primo ambiente, sul lato sinistro della porta che immette nel secondo locale, è raffigurato San Montano, protettore di Roccaporena. Nella nicchia, o finta finestrina sopra la porta, compare Santa Lucia con gli occhi deposti su una patena. Tra gli affreschi superstiti del “Lazzaretto”, vi è una Madonna di Loreto, della fine del Cinquecento, di mano diversa e di modesta fattura: la Vergine ha con sé il Bambino, in piedi sulla Santa Casa poggiata sulle nubi.
Il restauro
Quando, nel 1952, l’architetto Lorenzo Cesanelli intraprese il restauro del monumento, l’antico “Lazzaretto” era ormai usato come stalla per muli e cavalli. Avvenuto il crollo del tetto, se non fossero stati iniziati i lavori, patrocinati dall’Opera di Santa Rita, sarebbe avvenuto il rapido deterioramento delle strutture murarie ed, ancor prima degli affreschi. Le murature, inoltre, avevano subito danni dagli straripamenti del torrente Mechiglio, o Pichillo, il quale aveva invaso e riempito col fango i locali sottostanti il “Lazzaretto” divenuti, col sollevamento del piano stradale, veri e propri scantinati.
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