Qual era la Casa Natale di Rita da Cascia? La questione merita una breve trattazione poiché, a Roccaporena, si mostrano a pellegrino due case della Santa degli Impossibili: la natale e la maritale. La Casa Maritale, quella in cui – secondo la tradizione documentata nel processo di beatificazione – Rita si trasferì dopo il matrimonio per abitarvi con Paolo, è sita all’entrata di Roccaporena, nel vocabolo la Piazza, ai piedi della Grotta d’Oro, dirimpetto allo Scoglio. In questa casa Rita visse dall’anno del matrimoni fino a quando fu ammessa a vestire l’abito delle novizie dell’Ordine Agostiniane. Nella generale devastazione provocata dal terremoto del 1599, che rase a suolo Roccaporena, la casa maritale di Rita rimase illesa. Il primo a far menzione della “casa dove nacque la Beata” fu il P.Nicola Simonetti da Maltignano, nel 1697, il quale, dopo aver visitato quella maritale trasformata in cappella 77 anni prima, si fece “insegnare” la casa natale, la quale manteneva l’antico nome di “casa dei Mancini”. Il nome, se la notizia è attendibile, si spiegherebbe col fatto che la casa in cui era nata Rita Lotti, dopo il matrimonio con Paolo Mancino, o Mancini, era passata in proprietà a quest’ultimo.
Non si spiega, invece, perchè una reliquia tanto significativa per il culto – la casa in cui Rita aveva visto la luce – sia stata passata sotto silenzio dalla commissione pontificia, che pure annotava meticolosamente ogni particolare, ogni notizia riguardante il culto locale sulla santa. E’ lecito pensare che i devoti, i quali, subito dopo la morte di Rita si recavano a Roccaporena a venerarne il ricordo, non avrebbero potuto trascurare un luogo così importante. Se una qualche traccia certa della casa natale, o una tradizione fondata e persistente fossero ancora esistite ai tempi del processo, la commissione non avrebbe potuto prenderne atto visto il terremoto che rase al suolo Roccaporena nel 1599. Può invece supporsi che, una volta affermatosi il culto di Rita nella cappella costruita dal Poli nel 1630, nella quale era state incorporata la casa maritale, nascesse tra gli abitanti del borgo il desiderio di ripristinare il ricordo dell’ex casa natale, affievolitosi in quei ventisette anni che intercorsero fra il terremoto e l’arrivo della commissione pontificia.
La Casa Natale di Santa Rita che oggi si mostra ai pellegrini è un edificio che si sviluppa su due piani, munito di un portale ed una finestra dalle cornice cinquecentesche. A piano terra, da un androne da cui diparte la scalinata interna che conduce al piano superiore, si accede ad un ambiente la cui poca luce che lo rischiara entra da un’unica finestrella. Questo ambiente a pianterreno potrebbe corrispondere alla parte più antica dell’edificio e, dunque, alla casa natale consistente, secondo la tradizione documentata dal Franceschini, in una sola stanza.
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Nei dintorni:
- Cascia, la Città di Santa Rita;
- Monteleone di Spoleto ed il Museo della Biga;
- Poggiodomo, la Terra del Cardinale;
Da vedere:
- Roccaporena, il borgo in cui nacque Santa Rita da Cascia;
- Lo Scoglio;
- La Grotta d’Oro;
- La Casa Maritale di Santa Rita;
- Il Santuario di Roccaporena;
- L’Orto del Miracolo;