Benvenuti in Valnerina, una lunga valle di 90 km, che gode dell’ampio abbraccio di decine di altre rasserenanti valli, e delle trasparenti carezze di torrenti vivaci, che scendono sui bei fianchi di verdissime montagne. Immagine semplicemente mistica e splendidamente terrena della forza della natura che, attraverso le acque del fiume Nera, del Corno, del Vigi, del Tissino e del Campiano, ha forgiato trai boschi un territorio che gli uomini, riconoscenti per tanta bellezza, hanno voluto chiamare Valnerina. Gli uomini fin dalla più remota preistoria,hanno caparbiamente abitato queste terre diffidenti, ma generose con chi le ama, ed hanno partecipato, in stretto accoro con la natura, alla costruzione di un paesaggi frutto della simbiosi ideale fra natura e cultura. Ecco un itinerario da percorrere, a piedi o in mountain bike, in questa terra di eremi e monasteri, di santi e cavalieri, di borghi e castelli abitati da antichi artigiani, depositari di una tradizione arcaica in cui dimora la più alta espressione della sapienza umbra.Una nuova proposta per scoprire una terra ricca di tempo, percorrendo gli antichi sentieri che si snodano dalla Valle del Corno alla Valle del Nera.
L’itinerario che vi proponiamo parte da Cascia, in epoca medievale castello di pendio realizzato sul colle di Sant’Agostino, passa per Monteleone di Spoleto, Usigni, Poggiodomo, Roccatamburo, Mucciafora, l’Eremo della Madonna della Stella, Rocchetta e Ponte per poi raggiungere Borgo Cerreto e Cerreto di Spoleto, ove si conclude. Il percorso interessa otto borghi rurali, un tempo importanti castelli, testimoni di una storia turbolenta ed irrequieta della Valnerina, castelli che nel corso dei secoli si sono trasformati in borghi e paesi ricchi di preziose testimonianze storiche, artistiche e culturali.

Natura e spiritualità, minimo comune multiplo che caratterizza da millenni il territorio della Valnerina.
L’impianto e la struttura originaria dei castelli, oltre che nella forma urbanistica che mantengono, sono ancora fortemente leggibili, attraverso i torrioni, le monumentali porte d’accesso, i resti di cinte murarie ed i sottopassi che ancora si conservano, come forti sono le impronte ed i segni lasciati dalle epoche successive al medioevo, soprattutto a partire dal XV, XVI e XVII secolo quando anche questi luoghi sono entrati nell’epoca moderna che ha coinciso con l’affermazione su tutto il territorio dello Stato Pontificio che ha “pacificato”, con la centralizzazione delle autorità e delle funzioni politiche i plurisecolari conflitti esistenti fra i castelli. Non più e non solo torri, cinte murarie, porte di accesso, ma anche nuclei abitati più estesi, realizzati al di fuori del recinto di vecchie mura, palazzetti gentilizi di elevata bellezza frutto di un consistente mutamento socio- economico, espressioni artistiche ed opere di grande intensità realizzate in epoca tardo rinascimentale, gran parte provenienti dalle scuole pittoriche e dalle botteghe della Roma dei Papi.
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Nei dintorni:
– Cascia, la Città di Santa Rita;
– Preci, il Paese dei Chirurghi;
– Norcia, la Città del Tartufo;
– Scheggino, il Diamante Nero della Valnerina;
– Santa Anatolia di Narco, la Valle del Drago;
– Vallo di Nera, il Borgo-Castello;
– Cerreto di Spoleto, il Paese dei Ciarlatani;