Il latte come terapia contro gli acciacchi di tutti i giorni
In Valnerina il latte di donna era utilizzato in molteplici applicazioni medicali, come ad esempio il trattamento di ferite particolarmente profonde e la cura dei geloni. A seconda dei luoghi – in alcuni casi – la tradizione poteva prescrivere latte di madre che stesse allattando un figlio maschio, in altri consigliava il latte di una donna che aveva dato alla luce dei gemelli. A tale proposito, secondo una credenza particolarmente diffusa in tutto il contado, la madre autrice di un parto gemellare era dotata di particolari poteri. Uno di questi era la capacità di curare la lombaggine (lumbadura). Il metodo di cura prevedeva che il paziente si sdraiasse in terra, o sul letto, con la schiena rivolta verso l’alto e che la madre dei gemelli lo scavalcasse passandogli sopra per tre volte. L’operazione era detta “trapassatura“: attraversamento.
Quando il simbolismo incontra la superstizione
Il simbolismo inerente il numero tre, ossia le volte in cui la donna deve passare sopra il paziente, è dotato di fausto prestigio essendo il numero associato, per antonomasia, all’idea di completezza e totalità. Il contatto tra la schiena del paziente ed i piedi di una madre autrice di un parto gemellare consente la trasmissione del potere terapeutico dall’operatrice alla parte dolente. Il divaricamento delle gambe, inoltre, fa sì che la vagina si trovi esattamente sopra la schiena del malcapitato permettendo al potere vitale racchiuso nell’utero di diffondersi e trasmettersi nella zona interessata. In altre parole, l’elemento che determina la riuscita del trattamento terapeutico è la fecondità di cui la donna è dotata, peculiarità intesa come potere positivo, generatore di vita e di salute.
Tra mito e leggenda
La letteratura etnografica fornisce numerosi esempi che mostrano come alla donna incinta e, in specie, alla madre dei gemelli, sia associata una speciale virtù terapeutica o divinatoria, la medesima posseduta dai gemelli. In Galizia (Spagna) si credeva che le madri di gemelli avessero il potere di scoprire le vene aurifere. Nella regione dell’Andalusia si riteneva che i gemelli avessero potere taumaturgico e si chiedeva loro di intervenire passando le mani sulla parte inferma per lenire il dolore. Passando all’antichità indo-europea, nel pantheon ancestrale i divini gemelli (fra tutti gli Ashwinau dell’India i Dioscouri del mondo classico) erano preposti alla terza funzione cosmica, la produzione dell’abbondanza e della salute.
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