Scoprendo la Valnerina
Il viaggiatore che sceglie la Valnerina ed i suoi borghi si trova, ad ogni passo, immerso nell’atmosfera di grandi e piccoli luoghi che hanno fatto la storia: dalle abbazie romaniche sedi dei conclavi ai salotti gentilizi della politica feudale passando per le assolate piazzette in cui santi ed eremiti predicavano la strada da seguire per la rettitudine, ogni angolo di Umbria è intriso di fascino autentico. Così, lontano dal clamore della grandi metropoli, cittadine e campagne si alternano a cascine e conventi. E se è vero che l’Umbria è il cuore verde d’Italia, è altrettanto vero che l’amore degli umbri per il proprio territorio è antico e non costruito per i turisti. Tutto ciò (e molto di più) è custodito da secoli nei colori e nei profumi di borghi senza tempo, che attendono solamente di essere scoperti.
1) Schioppo, dove osano le colombe
Il borgo, addossato all’imponente parete rocciosa dalla quale prende il nome , conserva ancora oggi l’antica fisionomia di “villa di transito”. L’insediamento, situato a pochi km da Scheggino, si caratterizza per la presenza di una possente torre colombaia che spicca per la magnificenza delle sue linee geometriche. L’abitato, sorto in corrispondenza del vetusto itinerario che collegava la Valnerina a Spoleto, si sviluppa idealmente intorno alla chiesa di San Nicola, mirabile esempio di romanico spoletino. Il santuario, al quale si accede attraverso un bel portale cinquecentesco, conserva importanti affreschi del XVI secolo: fra tutti, particolare menzione merita la Madonna con Bambino in compagnia dei Santi Nicola e Vito, opera commissionata da un aristocratico del luogo scampato alla morte in seguito al morso di un serpente.
2) Grotti, un gioiello da scoprire a 5 minuti da S.Anatolia di Narco
Il toponimo sembra derivare dalla morfologia del territorio, estremamente ricco di grotte ed anfratti naturali. Il borgo, sorto nel X secolo sul versante destro del fiume Nera, è diviso in due nuclei dalla vecchia Strada Provinciale che conduce a Spoleto. Nella parte alta dell’abitato, è collocata la Chiesa della Confraternita del S.S. Sacramento, risalente alla fine del XV secolo ed affrescata da importanti dipinti riconducibili alla bottega dello Spagna. Assolutamente da non perdere, percorrendo lungo l’antica Via Nursina, è il Santuario della Madonna delle Scentelle, le cui origini sono legate verosimilmente alla presenza di acque sorgive e ruscelli. La chiesa – di origine tardo medievale con facciata a capanna e campaniletto a vela – conserva al suo interno una meravigliosa Madonna con Bambino ( XVI secolo), attribuita al pittore Piermarino di Giacomo da Castel San Felice.
3) Fergino, la dimora delle aquile
Fergino è un piccolo borgo sorto a circa 800 metri di quota ed a pochi km da Cerreto di Spoleto, in posizione panoramica sulla profonda Valle del Nera nei pressi di un picco di roccia detto “Aquilana” (che testimonia un antico sito di nidificazione dell’imponente rapace). Percorrendo la strada che risale il monte, oltre Fergino, si giunge ad un sella dove , si trova il santuario campestre della Madonna del Monte. La chiesa, edificata nel XIV secolo e successivamente ampliato, ha origini più antiche.
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