Sulle orme di Massimo Montanarini
Il corpo centrale della Basilica è il centro, ideale e concreto, verso il quale convergono le quattro navate absidate. Autore degli affreschi è Massimo Montanarini, il più ardito fra gli artisti cui fu affidata la decorazione interna del tempio, quello che usò il cromatismo più intenso. Scegliere la Città di Santa Rita significa vivere un’esperienza tanto spirituale quanto artistica. Il perchè? Ve lo sveleremo nelle prossime righe attraverso 3 opere d’arte assolutamente da non perdere.
1) L’Avvocata degli Impossibili ed il Suo percorso terreno
Sulla fascia compresa tra il matroneo e le arcate che sorreggono la cupola, guardando verso il presbiterio, da sinistra verso destra, sono affrescate scene estremamente suggestive che ricalcano l’esperienza terra della Santa : il transito di Rita, la sua canonizzazione, le opere di carità realizzate dalla Santa e dalle Sue Consorelle – come l’orfanotrofio femmine delle “Apette di Santa Rita” – e l’elevazione del Santuario a Basilica.
2) Il “Paradiso Agostiniano”
Nella porzione della cupola compresa tra il matroneo e la lanterna ottagona, è raffigurato quello che si suol definire “Paradiso Agostiniano”: i santi e le sante – rispettivamente cinque e tre – che, con le loro virtù, contribuiscono ad illustrare l’Ordine fondato dal Vescovo d’Ippona. Su otto grandi dorati a foglia d’oro sono raffigurati: Santa Rita, ,Sant’Agostino (raffigurato nell’atto di scrivere la Regula), Santa Chiara da Montefalco, San Nicola da Tolentino (accompagnato dal giglio, il libro ed il sole raggiante sul petto), il Beato Simone Fidati con l’ostia tra le mani, San Giovanni da Sahagùn, la Beata Giuliana di Mont Cornillon e San Tommaso da Villanova (il quale reca la borsa in cui raccoglieva le elemosine da distribuire ai poveri).
3) La colomba del Paraclito
Da ogni lato dell’ottagono, si dipartono tre raggi di luce (per un totale di ventiquattro) sullo sfondo di un cielo profondamente blu sul quale galleggiano piccole nuvole stilizzate. Sotto la volta della cupola, al disopra delle ventiquattro finestrelle che illuminano la lanterna del tempio, quattro figure angeliche in volo suggeriscono un roteare vorticoso, sullo sfondo di nuvolette bianche soffuse di rosa, di rosso e di verde. Al di sopra di tutto, il grande clipeo del quale, in una gloria d’oro, trionfa la bianca colomba del Paraclito.
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