Valnerina che vai, casa che trovi!
Nella Valnerina della civiltà rurale esistono quattro differenti tipologie di abitazioni, oggi particolarmente apprezzate da chi si trova ad esplorare le campagne del contado. La “casa con annessi incorporati” è composta dalla costruzione adibita ad abitazione della famiglia cui sono incorporati i “rustici”: stalla, ovile, porcile, pollaio, magazzino, forno. Nella “casa con annessi addossati”, i rustici non sono incorporati alla costruzione, ma addossati alle pareti esterne della medesima. La “casa con annessi separati” è caratterizzata dalla separazione tra struttura abitativa e rustici, essendo questi né incorporati all’edificio ne addossati ad esso ma ubicati tutt’attorno alla casa. Nella “casa con annessi distanti”, i rustici sono situati lontano dall’abitazione, spesso fuori dal perimetro del villaggio. In Valnerina, quest’ultima tipologia risulta particolarmente diffusa nella Piana di Santa Scolastica, a Castelluccio di Norcia e sull’Altipiano di Monteleone di Spoleto.

La scala d’accesso
Indipendentemente dalla tipologia abitativa, particolare importanza veniva ricoperta dalla scala interna, costruita con lastre di pietra appena sgrezzata. In montagna, come pure nelle zone collinari, le case addossate al pendio naturale sono prive di scala poiché l’accesso alla zona abitativa avviene sfruttando la parte alta del pendio e l’ingresso al rustico passando dalla parte bassa. Generalmente, nel caso in cui la scala sia presente, lo spazio situato al di sotto di essa poteva essere utilizzato per ricavarne l’alloggiamento per il forno, o un ripostiglio.

Il casale
Per quanto riguarda le dimore rurali isolate nei campi, o comunque posta al di fuori del perimetro del villaggio, esse sono raggruppate nella tipologia dei “casali”. Il termine si riferisce a nuclei rurali destinati ad almeno due famiglie ubicati in una fascia d’altura compresa tra i 600 ed i 1000 metri d’altezza. Nel caratteristico “casale” il rustico non è mai distaccato dall’abitazione, ma incorporato nelle mura perimetrali dell’edificio. Nei casali, il forno è separato dalla casa e posto nelle adiacenze della cucina o – in alternativa – è ubicato nella loggetta coperta cui perviene la scala esterna che sale dall’aia.

La cantina
Nelle zone della Valnerina produttrici di vino, uno dei locali a pianterreno fungeva da cantina. Ubicata nella parte settentrionale della costruzione in modo da risultare più fresca e garantire una miglior conservazione del vino, la cantina comunicava solo con l’esterno. Vale a dire che, una volta chiusa a chiave la porta, la matriarca che sovrintendeva alle scorte alimentari era sicura dell’integrità delle preziose botti. Al centro del pavimento, correva un lungo canale che, quando si pigiava l’uva, versava il prodotto della spremitura in un deposito in muratura detto “puzzittu”.

La torre colombaia
Tipiche dello Spoletino, le torri colombaie erano presenti anche in Valnerina limitatamente ad alcune zone di fondovalle. Cadute quasi ovunque in disuso a seguito dell’introduzione dei concimi chimici, alcune delle vecchie colombaie sono state trasformate in fienili. Oltre che per la carne (assai apprezzato era il sugo festivo preparato con il piccione o con la colomba) il costo necessario alla costruzione della colombaia e l’ingombro si giustificano perché, prima che i fertilizzanti entrassero nell’uso comune, il letame dei colombi era molto apprezzato per il suo potere fertilizzante.

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